Costruttivismo

Finito il dolcetto di Dogliani, chiesto a Barosi se mi suggeriva qualcuno. Prova a vedere dalla Nicoletta Bocca. Sfuso? Non è neanche scesa dal balcone per dirmi di no. Mi sono reso conto meglio del contesto quando ho avuto un breve colloquio con Anna Maria Abbona.

Anche lei mi dice di no. Parliamo della nuova denominazione Dogliani. Lei insieme alla Bocca, Pecchenino, Marziano Abbona, Barosi no solo perché non c’era ancora, è stata uno dei sostenitori della nuova docg, dal ’97 che lottano. Scopo: valorizzazione del territorio. Modello: Barolo. Altrimenti: chiusura delle aziende agricole.

Sono due anni che c’è. Ha funzionato? No, tanto è vero che sta per passare una nuova stesura della denominazione, secondo la proporzione

dolcetto di Dogliani : Dogliani = Dogliani : Dogliani Superiore.

Riflessione teorica. Si può essere biologici e avere una idea costruttivista e non ecologica del mercato. Il costruttivismo è molto più importante nel generare variazioni – innovazioni sociali ed economiche – che nel selezionare quelle che sopravvivranno (Vernon Smith).

Riflessione organolettica (non mettere mano alla pistola, l’uso della parola è qui strettamente ironico. L’indigestione di organolettico te la farai fra qualche giorno, quando apre il Salone del Gusto). Proprio quando il mercato regredisce a forme meno concentrate e riscopre perfino l’abboccato, ce la dobbiamo prendere coi superi dei rendimenti, forzando verso un dolcettone da almeno 14 gradi?

Riflessione politica. Le doc dop docg sono macchine da divieti che alimentano il giustizialismo agrario. Stiano prudenti gli apprendisti stregoni — quei di Bra, l’ex ministro agricolo, i consorzi di tutela — un paese con 10.000 formaggi disciplinati non è solo impossibile da governare, è l’ambiente dove la lapidazione dell’indisciplinato sarà endemica.

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