Ce n’è uno nuovo, anche lui vede luci. Matrix amatriciana. Ingigantisce intanto la già mutante rostrata mano che prende. Essa non abbassa, rimodula, come un usignuolo. La mano che dà si demoralizza come il vinto. C’è meno rischio a credere alle luci o a fare scorte?
Con Havel, ignorali. Con un vecchio papa, non avere paura. Anche se non sarà divertente.
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Vanchiglietta non è Kreuzberg, vero, ma noi accettiamo bitcoin.
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Qualche giorno nella Bresse, come d’abitudine. Comprato qui, qui, qui, qui e da Sylvie e Pascal Pauget, che non hanno sito internet ma stanno in un paese di poche case in pietra dove il sano di mente vorrebbe abitare, sulla strada tra Tournus e Cluny. Pochi chilometri prima una replica più boheme, Chapaize.
Metodi classici e diversi esempi di pinot nero della Borgogna del Sud, che sta alla Cote d’Or e alla Cote de Nuits come il Monferrato alle Langhe, vino meno caro e più accoglienza. E’ in questa Borgogna che mi specializzo.
Vendono parecchio in cantina ed esportano, gli affari non c’è male. Sulle prime tentai in stentata lingua di spiegarmi inquilino degli ultimi tempi, poi rinunciai. Tanto dopo di noi, loro.