Quando c’è vendemmia, vado in campagna il meno possibile. Il sunto sembra essere: magrini i bianchi, magrino il dolcetto, la barbera buona qua meno buona là, il nebbiolo forse si salva, se questi ultimi giorni sono clementi. La vendemmia grassa l’hanno fatta le industrie farmaceutiche, il doppio dei trattamenti.
Il vero affare quest’anno era nelle nocciole, apprezzatesi del 150% in due anni, altro che titoli di Stato, per via di una gelata turca e una Ferrero che sta nel mercato globale come il giusto nella terra di Canaan.
Un piantino di nocciolo dal vivaio va oggi a 5,00 euri, mi ha detto un uomo il cui fratello era a conoscenza della ricetta della Nutella, scesa pur troppo nella tomba insieme a lui.
L’uomo ha aggiunto quanto la Ferrero arriva a pagare un quintale di tonda gentile di Langa sgusciata, pelata etc. Dividendo l’importo per 400 grammi, si rimane dubitosi di quante nocciole siano presenti in un medio barattolo di Nutella, e certi del profondo mistero della sua preparazione.