Bere è un atto agricolo

niet Impressionato dalla piega delle cose, limite a 0,5 e confisca del mezzo. Invece del consueto e iperbolico aumento della pena, non bastava qualche controllo in più all’ora e nel posto giusto?  Così invece non so se si risolve un problema di sicurezza, ma certo si va a toccare quel po’ che resta di radicamento alimentare.

Ma impressionato ancora di più dal silenzio che accompagna la piega. Ehi laggiù a Bra, sveglia! Se mangiare è un atto agricolo, anche bere lo è.

E’ vero che dai comodi uffici al Boccondivino vi basta attraversare la strada e potete prendervela lenta. Ma è di questo passo che domani faranno il test al pedone per confiscargli le scarpe, e allora rimpiangerete il silenzio perbene di oggi.

E soprattutto, noi commessi viaggiatori, pony espress, pendolari e trasfertisti, italiani reali che andiamo a letto senza mohito, noi saremo condannati al pranzo con la coca o l’acqua Lurisia senza che alcuno si alzi e dica che è in gioco una cultura del cotto e del fermentato?

E il sabato dovremo comprare la Guida al Vino Quotidiano?

Non penseremo semmai che l’espressione alluda alla salamoia dei pesci in barile, o sia un titolo fuorviante come un altro per un database di Farinetti?

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